mercoledì 24 aprile 2013

DESCRIZIONE DEI CHAKRA


7 chakraChakra, e' una parola Sanscrita il cui significato è ruota o disco e indica uno dei sette centri di base di energia nel corpo umano, sono Ruote bioenergetiche vibranti, trasmettitori di energia tra i nostri differenti “livelli” interiori, corpo, emozioni, mente, parole e spirito, tra la nostra energia interna e quella esterna Cosmica e si servono del sistema endocrino per questo compito, ghiandole surrenali, ovaie e testicoli, pancreas, timo, tiroide e paratiroide, ghiandola pituitaria e pineale sono i “regolatori” dei Chakra.

Si può dire che i chakra siano punti di intersezione tre i diversi livelli energetici della persona, in particolare tra i livelli fisico, mentale-emozionale e spirituale.

Ogni Chakra è associato a un plesso del corpo fisico, sacro-coccigeo, sacrale, epigastrico, cardiaco, laringeo e faringeo, cavernoso, pituitario, per descriverli in ordine ascendente.
Per il Sistema dei Chakra, come per lo Yoga, il corpo è lo specchio dell’universo, con cui è in relazione dinamica,  se il corpo cambia, lo spirito cambia, il cosmo cambia, dicono, ed è una bella responsabilità.
L’equilibrio raggiunto in ogni Chakra investe quindi sia l’ambito fisico che psico-coscienziale che cosmico.
I Chakra lungo la nostra colonna vertebrale, pur non scorgendosi a vista, si possono vedere nella nostra postura, nei nostri comportamenti.
Nei Chakra sono annidati, i semi del Karma, che noi, in termini occidentali, possiamo chiamare "complessi".
La Kundalini, la nostra spina dorsale, è infatti, la nostra memoria energetica e Karmica, e i sette Chakra sono le nostre dimensioni energetiche, psichiche e coscienziali.
Qui dimorano i nostri dei interiori: Sole, Luna, Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno, ciascuno associato ad un Chakra, e a una funzione.
Qui dimorano prudenza e coraggio, sensorialità e sensibilità, volontà che sa tradursi in azione, capacità di comunicare, di amare, di collegarsi con il divino, ma qui si annidano anche le emozioni irrisolte, nostre e della stirpe, le nostre ferite emozionali, i ricordi del passato, i condizionamenti, che danno luoghi ai nostri “peccati capitali”.
I Chakra devono ruotare liberamente, perché gli Dei possano liberamente esprimersi secondo il progetto dell’anima.
Il sistema deve essere aperto nel prendere e dare energia.
Se le funzioni sono squilibrate, allora il sistema diviene sovraccarico o vuoto, il troppo o il troppo poco.
Che cosa, in effetti, deforma i nostri Chakra?
Condizionamenti culturali, traumi infantili, abitudini restrittive e logoranti, ferite emotive e fisiche, il luogo comune come sistema di pensiero, la mancanza di attenzione…i semi Karmici che ci rendono insicuri e lontani dal nostro centro, ci fanno sviluppare strategie difensive che diventano modelli cronici e distorcono o annullano la libertà dei nostri dei interiori…
Sette Dei e sette Chakra, sette numero sacro, sette come i colori dell’arcobaleno, come le note…e tutti e sette devono risuonare insieme come sette strumenti in un’orchestra.
La musica nasce e fluisce su un principio di armonia.
Se uno o più dei sette strumenti sono muti o sovrastano gli altri per tono e colore, non è più armonia ma cacofonia,  non è più omeostasi, ma malattia, malattia del corpo e dell’anima.

La malattia, o il disagio psichico che ci rende amari, impotenti, aggressivi, paurosi, e quant’altro ci rovina la vita, rappresentano la rottura del principio di armonia, la rottura del principio di unità.
Significa che qualche parte di noi si è scollegata.
Significa che qualcuno dei nostri Dei interiori non ha potuto proclamare i suoi diritti, e ne ha spinto la funzione nell’ombra.
Ombra che non ci lascia mai, ma che ci è accanto come compagna che parla attraverso il disagio, e fisicamente attraverso il sintomo.
Il sintomo è quindi un’informazione energetica su quale parte è scollegata.
Una spia luminosa che lampeggia, e poiché la Bioenergetica ci dice che “scarichiamo il disagio sulla parte del corpo che amiamo di meno”, sapremo dove siamo stati feriti, dove siamo scollegati, e quale parte di noi non stiamo onorando.


Il sintomo parla un linguaggio che riflette l’idea che ognuno di noi crea la propria realtà, il significato metaforico del sintomo diventa evidente se lo descriviamo in quest’ottica. Pertanto, invece di dire: “Non posso vedere”, dovremmo descrive il sintomo così: “Mi impedisco di vedere qualcosa”, oppure: “Non posso camminare” significa che la persona si sta trattenendo dall’abbandonare una situazione che la rende infelice. E così via...
Il sintomo serve a comunicare alla persona, attraverso il corpo, ciò che si sta facendo nella coscienza, quando la persona cambia qualcosa del proprio modo di essere, avendo recepito il messaggio comunicatole dal sintomo, questo non ha più alcun motivo di esistere e può essere rilasciato, nei termini in cui la persona crede sia possibile.
I Chakra permettono, in sintesi, il passaggio dei vari tipi di energia vitale tra le varie dimensioni che ci costituiscono nella nostra totalità: ad esempio consentono il passaggio delle emozioni tra il corpo emozionale ed il corpo fisico.

I Chakra, vanno comunque intesi come centri energetici nei quali confluiscono molteplici canali energetici, specifici per ogni singolo chakra: i meridiani; è per questo motivo che operando tramite i chakra si agisce sulla regolazione delle energie che scorrono nei meridiani, giungendo quindi al cuore della causa della malattia.

 "Il corpo è il luogo privilegiato del Cosmo dove si manifesta l'energia creatrice del Sé"





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